Grounds

Grounds, 2018, carta strappata, 120 x 93 cm

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Altre opere dell'artista

DILETTA FACHECHI

DILETTA FACHECHI

MACARÌA

Diletta Fachechi (1997) esplora le contraddizioni della propria terra natìa attraverso una serie di xilografie che trascinano lo spettatore in una realtà magica nascosta. Già a partire dal supporto, una carta ricavata dalla pianta del gelso con un meticoloso processo manuale, Fachechi ci mette in contatto con il cuore del Salento. Sulle incisioni sono rappresentate potenti figure, a tratti magiche, tutte femminili: dalle macare alle tabacchine, fino alle tarantate. In Salento, infatti, è sempre stata la donna a svolgere quei mestieri in grado di tenere viva la tradizione ancestrale legata alla terra.

Con il suo approccio multi-disciplinare, l’artista – dedita a disegno, illustrazione, incisione ma anche scultura, musica e danza, intesa quest’ultima soprattutto in senso mistico e rituale – consente a chi osserva la sua opera di sbirciare in una realtà intima, segreta e insieme semplice e quotidiana, lasciandocene intravedere la bellezza contradditoria.

La visione di Diletta Fachechi non è più solo quella di un narratore esterno che ci racconta e descrive le bellezze di un popolo, ma una scelta personale, un’operazione artistica che le consente di diventare lei stessa partecipe e custode dell’antichissima tradizione che le nonne le tramandavano durante l’infanzia.


George Woodman

George Woodman

Concord, USA, 1932

Nato nel 1932 a Concord, nel New Hampshire, Woodman si è laureato ad Harvard nel 1954 in filosofia e ha conseguito un master presso l'Università del New Mexico nel 1956.

George Woodman è stato un pittore e fotografo la cui carriera, durata più di sessant’anni, è stata caratterizzata da una grande eterogeneità rispetto ai diversi media visivi adoperati. Ha iniziato la sua carriera con l’astrattismo e successivamente ha continuato a esplorare colore e astrazione in una grande varietà di forme, facendo riferimento al paesaggio, all’architettura, alla geometria, prima di abbracciare la rappresentazione e dedicarsi principalmente alla fotografia.

Mostre


2008
Marco Tirelli
Marco Tirelli
Galleria Alessandro Bagnai, Firenze

2007
Tutte stelle
Donald Baechler, Roberto Barni, Sandro Chia, Tony Cragg, Gianni Dessì, Rolando Deval, Rainer Fetting, Jannis Kounellis, Aldo Mondino, Nunzio, Mimmo Paladino, Giuseppe Penone, Piero Pizzi Cannella, Mario Schifano,Marco Tirelli, Gilberto Zorio
Galleria Alessandro Bagnai, Firenze

1998
Collettiva
Gallo, Nunzio, Tirelli, Pizzi Cannella, Dessì
Galleria Alessandro Bagnai, Siena

1991
Marco Tirelli
Marco Tirelli
Galleria Alessandro Bagnai, Siena


Maggio

Paolo Leonardo
Maggio

Opening 17.5.2025 / 17.05 > 19.07

Sabato 17 Maggio 2025, presso la sede della Galleria Alessandro Bagnai in Via Maggio a Firenze, si inaugura la mostra personale di Paolo Leonardo dal titolo Maggio.

La mostra presenta una serie di 18 lavori su carta realizzati tra il 2015 e il 2017 dal titolo Parigi, Maggio, 1968 / Torino, Maggio, 1973, via Bligny. Leonardo, che concentra da sempre la sua ricerca sull’interazione tra pittura e fotografia, ha utilizzato per questa serie di opere delle immagini degli scontri avvenuti a Parigi nel Maggio del 1968.
Il ciclo rende omaggio al Maggio Francese, apice dei movimenti di rivolta studenteschi e operai protagonisti di una delle più ampie proteste anti-sistema della storia francese.

“L’opera s’intitola: Parigi, Maggio,1968 / Torino, Maggio,1973, via Bligny. Io sono nato il 30 luglio 1973 appunto a Torino in via Bligny e a maggio ero nel grembo materno. Mi
interessa questo parallelismo tra tempo storico-politico e tempo privato, intimo. Io esistevo nel grembo materno ma ero nel tempo storico ignaro di quello che succedeva all’esterno appunto a Torino dove il 29 Marzo ci fu l’occupazione della FIAT e il 10 Dicembre 1973 le Brigate Rosse sequestrarono il cavaliere Ettore Amerio, capo del personale FIAT. Il titolo ha un potere evocativo dell’atmosfera di quel decennio.”

In mostra è presente inoltre una serie di dittici intitolata Atlante in attesa della rivoluzione (2015). In questi lavori su carta, presentati al Museo Pecci di Prato nel 2016 nella mostra La fine del mondo, Leonardo rappresenta una figura maschile pensandola come una struttura mitologica: “un Telamone a sostegno delle sorti umane, l’Atlante a capo chino che aspetta una possibile quanto utopistica nuova rivoluzione.”

Paolo Leonardo - Torino, 1973.

La sua opera pittorica rappresenta una sfida nei confronti del sistema mediale contemporaneo ed una ricerca improntata sull’interazione tra pittura e fotografia.

Scheda artista

MIRIAM MARAFIOTI

MIRIAM MARAFIOTI

HOUSE BOX

Sabato 17 Maggio inaugura il terzo progetto di BACHECA che presenta House Box, un’installazione site-specific realizzata da Miriam Marafioti (1996).

House Box (2025) è un’opera composita che indaga la configurazione dello spazio urbano. Marafioti rappresenta una realtà paesaggistica frammentata, non solo nella sua composizione, ma anche nel supporto: infatti, la tela si spacca e si distribuisce nello spazio come una catena architettonica. Questa frammentarietà è la stessa che contraddistingue molte aree popolari delle grandi città italiane, dove da tempo le amministrazioni comunali si impegnano per una ridefinizione urbana che punta più alla conquista del turismo d’eccellenza, piuttosto che a una vera riqualifica sociale del territorio.
Marafioti catapulta l’osservatore in una dimensione altra, dove attraverso l’utilizzo di tonalità molto brillanti e acide, talvolta invertite come nei negativi fotografici, riesce a restituire l’alienazione che questi luoghi, all’apparenza gentili e banali, possono provocare.


OLIVIERO BIAGETTI

OLIVIERO BIAGETTI

WILL YOU STAY?

Will you stay? Installazione site-specific di Oliviero Biagetti a cura di BACHECA.

Oliviero Biagetti (1994) focalizza la sua ricerca sulla capacità del corpo di rispondere a un cambiamento, in particolare all’ascolto dei sintomi che questo comporta. Il sintomo è inteso come spettro, una turbolenza che se colta permette di entrare in contatto con la fragilità del corpo.

Will you stay è un’installazione che prende forma grazie all’interazione di sostanze chimiche che, sottoposte ad un cambiamento di stato e fatte reagire in uno spazio controllato, producono un’immagine sulla superficie della vetrina. La sua visibilità è precaria, legata al processo che l’ha generata, e sospesa tra materiale e immateriale, tra presenza e assenza.


Rossini

Rossini, 2008-2009, Porcellana Biscuit
30,5 x 41 x 7,5 cm
dittico edizione di 8 esemplari

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Altre opere dell'artista

Rossini

Gauguin