
La mostra presenta una serie di 18 lavori su carta realizzati tra il 2015 e il 2017 dal titolo Parigi, Maggio, 1968 / Torino, Maggio, 1973, via Bligny. Leonardo, che concentra da sempre la sua ricerca sull’interazione tra pittura e fotografia, ha utilizzato per questa serie di opere delle immagini degli scontri avvenuti a Parigi nel Maggio del 1968.
Nella poetica di Maione, ricca di umorismo, è chiaramente percepibile un legame con gli archetipi dell’antichità, seppur nascoste dietro ad una apparente comica leggerezza. Il titolo, Rasna, rimanda al termine che la civiltà etrusca usava per designare sé stessa in contrapposizione alle denominazioni attribuite da Greci e Romani. Allo stesso modo, il lavoro dello scultore toscano rifiuta l’accostamento a uno stile ben delineato, ma si evolve secondo un processo di ricerca autonoma.
In questa nuova mostra Paolo Maione presenta un nuovo ciclo di maioliche e sculture in bronzo in cui il ciuco, elemento che da sempre è riferimento iconografico dell’artista, prosegue il suo viaggio, in un continuo gioco di umoristiche metamorfosi, ironiche ascesi e allucinate citazioni. Questa figura simbolo è l’antieroe per eccellenza, rappresentato in diverse pose e situazioni nelle quali giochi di parole e non sense contribuiscono a comporre i titoli delle opere stesse.
nelle terre mosse del suo divenire.
L’azione del dipingere trova immagini
Due termini si incrociano, anzi tre
il colore delle terre e quello del verde
tutto sul bianco della tela tesa
Racconti dello scuro e della luce…
e un piccolo numero di terrecotte e crude
la nostra.”
G. D.
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