Si forma presso l'Accademia di belle arti dove si diploma in scenografia con Toti Scialoja. A metà degli anni Settanta collabora con il teatro d'avanguardia.
Il suo lavoro è spesso connotato da impasti materici, da cui emergono immagini arcaiche: ellissi, rombi, simboli dell’infinito, occhi e spirali, fessure e semisfere popolano un panorama esoterico e straniante. Strutture metalliche, ora annodate al centro ora applicate in forma di larghe placche, così come i volumi talora pronti a sporgere dalla tela, entrano in tensione con la frontalità dell’opera obbligando lo spettatore a continui spostamenti per intuire la complessità delle forme che osserva.
Mostre
2018
Apparizioni