Paola Gandolfi - Reportage

Paola Gandolfi
Reportage

18.11.2023

Paola Gandolfi presenta Reportage, un progetto composto da nove grandi tele, pensate come una sequenza di frames cinematografici. Un’opera unica, potente, che si rivela lentamente attraverso immagini che raccontano di una donna, dapprima sola poi affiancata da un uomo, e della sua relazione apparentemente armonica, nella quale si percepisce presto l’elemento fobico e innaturale. Due corpi coinvolti non in una danza ma in una lotta di posizione e di supremazia, che va definendosi nella progressione delle immagini. La sequenza sincopata e ansiogena è un divenire altalenante che dalla prima all’ultima tela impone uno sguardo mai neutrale. Il giallo, nelle diverse tonalità, rappresenta un ulteriore filo conduttore della sequenza narrativa. Il colore identifica la volontà di fare luce - in una relazione sempre più evidentemente tossica. Reportage nasce da un progetto fotografico realizzato dall’artista nel 1994. Una serie di scatti dove una ragazza giovanissima si lega a un uomo attraverso un corpo a corpo che finisce per rivelare il conflitto soffocante del loro vincolo. La pittura nitida e realistica svolge la funzione di contrasto a una tematica complessa, scomoda e sempre più attuale, che Gandolfi affronta con urgenza e imprescindibilità.

Paola Gandolfi - Roma, 1949
I suoi video sono stati premiati e sono stati presentati in numerosi festival, tra cui recentemente al Torino Film Festival, nella sezione “corti”con In tempo per modifiche temporali
, 2016.

Scheda artista

Stefano Di Stasio
- Losco Sacro

Stefano Di Stasio
Losco Sacro

A cura di Vittoria Coen
– 25.5.2023 - 25.7.2023

Il giorno 25 Maggio si inaugura la mostra personale di Stefano Di Stasio dal titolo Losco Sacro, titolo anche di uno dei lavori di grandi dimensioni che saranno esposti presso la Galleria Alessandro Bagnai di Firenze.
I capolavori, realizzati in olio su tela appositamente per la mostra, confermano l’incisivo contributo che Di Stasio ha dato e continua a dare da molto tempo alla valorizzazione della pittura rivisitata in chiave concettuale, così come nello stesso tempo, hanno fatto altri grandi artisti in Europa e negli Stati Uniti.
In risposta all’estenuarsi, alla fine degli anni settanta, di quella linea del rifiuto di dipingere in favore di esperienze legate maggiormente alla performance e all’installazione, la risposta di un gruppo di artisti, chiamati Anacronisti e/o Ipermanieristi, è stata quella di virare verso un recupero del “fare”, inteso come avventura intellettuale che guarda anche alla tradizione pittorica italiana.
La tecnica ad olio si sposa, dunque, con la contemporaneità, e guarda oltre le barriere dei preconcetti. Per Di Stasio, è il “come” ciò che conta, cioè una corrispondenza tra forma e contenuto, e si sviluppa in un mistero interpretativo che l’artista stesso è restio a svelare. 
Sogni, visioni, ricordi di vita, si intrecciano e lasciano al pubblico una libertà di interpretazione immediata e coinvolgente.
Lotta notturna e Responso sono alcuni dei titoli che evocano proprio questo indirizzo creativo nel quale figure che possono ricordare autoritratti, personaggi del mito, i suoi affetti, si intrecciano e dialogano con la natura, con architetture urbane, oggetti, infine, quelle geometrie che hanno costituito gli esordi della sua carriera, e che, oggi, Di Stasio, ha nuovamente inserito nella sua recente ricerca.

Stefano Di Stasio - Napoli, 1948.
Si trasferisce a Roma nel 1950, dove tuttora vive e lavora. I primi anni delle sue esperienze pittoriche risalgono al 1977 – 1978, anni nei quali espone, tra le altre, presso la Galleria La Tartaruga di Roma.

Scheda artista