
Ha iniziato a esporre nel 1986 e da allora, partecipando a importanti rassegne collettive, si è imposto come una delle voci più originali e mature della nuova pittura italiana, ora ironica ora lieve e smagata, eppure sempre impegnata in un confronto dialettico con i nuovi mezzi di produzione di immagini.
Sintesi di paesaggio e di figure, la pittura di Pusole attinge alla memoria come bacino iconografico, grazie al mezzo fotografico, e si struttura su più livelli interpretativi, dal naturale all’artificiale, dallo spazio al tempo. Ora ironica ora lieve, la pittura di Pusole si impegna in un confronto dialettico con i mezzi di produzione di immagini.
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