Dopo anni d’irrequietezza “vagabonda” ad esplorare il mondo, trova nella sua città natale il proprio “nido” dove inizia una ricerca attraverso la fotografia come linguaggio predominante. Il suo lavoro, dagli anni Novanta a oggi, ha segnato delle tappe importanti nel sistema dell’arte contemporanea italiana, con uno sguardo e una presenza significativa anche in ambito internazionale.Maura Banfo ha sempre subìto la fascinazione della materia: nella sua ricerca pluridecennale -costellata di mostre, residenze d’artista e molti riconoscimenti- ha attentamente indagato osservando la realtà, a partire dagli oggetti che la circondavano e decidendo di restituirli con il mezzo fotografico (e non solo) come nuove entità spogliate del loro significato, architetture da esplorare, entità da osservare sotto punti di vista inediti per aprirli a nuovi codici di senso. La sua forza sta nel mantenere ben riconoscibile la propria impronta creativa e la propria poetica, ma in una continua scoperta di nuove sfaccettature e punti di vista: sebbene prevalga una preferenza per la fotografia, lavora con padronanza anche con il video, il disegno e l’installazione. Le sue opere sono presenti in molte collezioni private e pubbliche.
Donald Baechler, Roberto Barni, Sandro Chia, Tony Cragg, Gianni Dessì, Rolando Deval, Rainer Fetting, Jannis Kounellis, Aldo Mondino, Nunzio, Mimmo Paladino, Giuseppe Penone, Piero Pizzi Cannella, Mario Schifano,Marco Tirelli, Gilberto Zorio
Galleria Alessandro Bagnai, Firenze
1998
Collettiva
Gallo, Nunzio, Tirelli, Pizzi Cannella, Dessì
Galleria Alessandro Bagnai, Siena
1991
Marco Tirelli
Marco Tirelli
Galleria Alessandro Bagnai, Siena
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