Paolo Leonardo

La Galleria Alessandro Bagnai presenta, nello spazio espositivo di via del Sole 15/r a Firenze, la personale dedicata a Paolo Leonardo, artista torinese, classe 1973.

In mostra 12 manifesti, tecnica mista su manifesto e una video-proiezione di Alberto Momo, che documenta il lavoro performativo dell’artista a Parigi.

Paolo Leonardo, come aveva già in fatto in altre città europee, ha invaso la capitale parigina con i suoi manifesti; sfidando i regolamenti che decidono su quali immagini e in quali luoghi quelle devono essere poste per essere offerte al pubblico per i più svariati motivi.

Attraverso lo strappo delle immagini pre-esistenti e il posizionamento di nuove immagini, l’artista rompe le regole e si riappropria, anche fisicamente, di spazi, luoghi, in cui le immagini fotografiche riportate alla condizione pittorica, attraverso l’azione mimetica dell’acrilico, destabilizzano il tessuto urbano e la sua stessa percezione.

Le immagini su cui si realizza il lavoro pittorico, ritraggono quasi sempre figure femminili stereotipate, perfette, immobili, emblemi di un concetto del bello che se pure stupisce non coinvolge.

Il gesto dell’artista, al contrario, riporta quelle immagini ad una condizione di imperfezione; quello che la pittura nasconde, esagera, lascia intravedere può essere letto, se paragonato all’esanime perfezione dell’immagine fotografica sottostante, come difetto , che, tuttavia, restituisce a quella corpo, liberandola.

Le figure, sottratte all’utilitarismo che le affigge sulle griglie cittadine, chiedono attraverso l’anarchia dell’imperfezione di essere restituite alla loro intimità.

Decontestualizzate, esposte in galleria le immagini, nei manifesti, portano impressa la loro storia di abolizione di un limite; la pittura che le svela porta in sé un racconto e seppure simili all’apparenza, quelle divengono attraverso essa diverse una dall’altra.

Dunque è nel concetto, di imperfezione, di difetto, di diversità che si svolge il lavoro di Paolo Leonardo, di alterità rispetto all’omologazione , rispetto a quello che è preordinato e che la pittura sconvolge, scompone e restituisce.