Piero Pizzi Cannella – Orientale

In mostra, di Pizzi Cannella, grandi tele che ricordano nella loro forma allungata i quaderni cinesi o gli antichi rotoli di papiro.

Sulla superficie della tela, come descritto da Lóránd Hegyi autore del testo in catalogo, “Continenti sconosciuti, esotici, non identificabili eppure vagamente noti, visti chissà dove, isole e insenature già scorte da qualche parte, familiari…Tutto appare un po’ fluttuante e incerto…Ogni cosa resta ipotesi…Come nelle antiche mappe, dove uno poteva solo immaginare e mai realmente verificare le formazioni di coste e insenature, i contorni di terre sconosciute…Nello stesso tempo però questi sono anche paradossalmente quadri di paesaggi dai sottili effetti atmosferici, con luci ed ombre, con uccelli che volano altissimi dal suolo e, spinti da un’ignota nostalgia verso qualche luogo lontanissimo, si allontanano dall’osservatore…”

L’Oriente che i quadri in mostra evocano è la meta “dell’eterno viaggio dell’artista…- che tuttavia – non abita da nessuna parte, non è legato ad alcun luogo, ma è perennemente in viaggio…”