Dormice – L’ossimoro della pittura

A poco meno di un anno dalle  fortunate mostre personali, tenute  alla Galleria  Ernst Hilger di Parigi  (maggio 2002) e alla Galleria  Antonio Colombo di Milano (giugno 2002) e dalla partecipazione a Exit (settembre 2002), importante mostra di gruppo curata da Francesco Bonami (attuale direttore artistico della Biennale di Venezia) alla Fondazione Sandretto Rebaudengo di Torino, Dormice torna con una nuova attesa esposizione dal titolo L’Ossimoro della pittura.  La mostra, che si inaugurerà il 24 aprile 2003 avrà luogo a Firenze alla Galleria Bagnai e rimarrà aperta al pubblico fino al 30 maggio.In occasione della mostra sarà presentata una monografia  di Dormice curata da Demetrio Paparoni e graficamente progettata da Chiara Figone.

Alla galleria  Bagnai di  Firenze saranno esposti dieci nuovi grandi dipinti, tutti di recente realizzazione,  che affrontano temi ricorrenti nell’arte di Dormice: la figura femminile, la guerra, la storia dell’arte, la numerologia. L’arte di Dormice non è tuttavia mai narrativa e tratta le figure e i temi ricorrenti nei loro dipinti al pari di veri e propri moduli interscambiabili. Il vero soggetto di questi quadri è dunque il metodo attraverso cui la figurazione prende corpo: l’atteggiamento è concettuale, e tuttavia, essendo Dormice un gruppo formato da pittori, l’unica possibilità che è concessa loro per interrogarsi sulla pittura è dipingere spingendo la figurazione alle sue estreme conseguenze. L’indagine è rivolta principalmente all’arte dal Novecento ai nostri giorni, considerata come un corpo unico da attraversare con atteggiamento sia analitico che sentimentale. Da qui il titolo della mostra, L’ossimoro della pittura, che sta a indicare come Dormice utilizzi all’interno dei suoi dipinti figure  in evidente contraddizione (l’immagine femminile è  per convenzione espressione di amore e sensualità e in tal senso contrasta le immagini di guerra, per esempio) che dialogando all’interno della stessa tela creano un insieme inedito e tuttavia credibile. Un esempio esplicativo ci viene da I Fell in Love with a Dead Boy, un quadro di 250 x 200 cm che vede in primo piano un ritratto di Antony (www.antonyandthejohnsons.com), un cantante rock melodico anglo-americano ancora poco conosciuto dal grosso pubblico ma dalle indiscusse qualità musicali. Il trentenne Antony, autore della struggente  canzone che dà il titolo all’opera, ha tutte le caratteristiche per diventare un’icona gay della nuova cultura newyorkese e in quanto è partecipe sia di una dimensione maschile che femminile, un esplicito ossimoro per la cultura conservatrice che smette di essere tale nel momento in cui una sola persona (in questo caso la figura angelica di Antony) è la dimostrazione vivente di come tra le due nature sessuali non c’è necessariamente contraddizione.

Chi è Dormice: “Dormice® ,” scrive Alessandra Galletta nell’introduzione al catalogo della mostra da Antonio Colombo, Milano, “è un gruppo di collaborazione artistica formatosi a Vienna nel 1999 da tre artisti: Heinrich Nicolaus, Dougal Graham, Sawan Yawnghwe, provenienti  da  Europa, America, Asia.Vivono e lavorano fra Vienna, Parigi e Panzano in Chianti, in studi-laboratorio attivi 24 ore al giorno. Dormice® sta per ghiro, sta per sfaticato, morto di sonno, ma anche per animale dalle abitudini notturne. E’ un roditore cronicamente stanco ma iperattivo, istintivo, veloce. Iperproduce carburante per garantirsi un ipersonno.”

Nell’ottobre del 1999 Dormice si trasferisce stabilmente a Panzano in Chianti. Nel giugno del 2002, Dougal Graham decide di tornare a vivere a Vancouver e lascia pertanto il gruppo, che tuttavia persegue nel suo progetto, prevedendo tra l’altro l’inserimento di altri artisti, non necessariamente pittori.